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Concita De Gregorio, il giornalismo e la coscienza
Del 10/02/2013 di Angela Fiore - Una giornalista che tenta di raccontare con onestà il nostro tempo
La tradizione del grande giornalismo indipendente italiano può contare, oggi, su pochissimi eredi, a fronte di un gran numero di penne, disposte a vendersi al miglior offerente. Concita De Gregorio, appartiene a quella sparuta e preziosa minoranza che considera il proprio mestiere come una missione, un compito fondamentale da svolgere scrupolosamente, un'emanazione della coscienza civile.
Nota per essere stata la prima donna direttore dell'Unità e oggi tornata alle origini come firma de La Repubblica, Concita De Gregorio riporta e analizza con onestà, i temi più complessi del nostro tempo. Un esempio della sua capacità di arrivare al punto di questioni spinose e importanti, è il suo ultimo libro Io Vi Maledico, pubblicato da Einaudi, nel quale la giornalista raccoglie dà voce a chi non ha voce, parlando dei drammi dell'occupazione e della rabbia che essi generano.
Raccontare il proprio tempo è un esercizio complesso, che richiede tenacia e capacità di analisi, ma anche obiettività e onestà intellettuale: è un delicato compromesso fra il bisogno di oggettività nel riferire i fatti e il bisogno di un codice etico, che condanni gli abusi e permetta di identificare e perseguire un'idea di giustizia. Questi requisiti riassumono perfettamente l'attività professionale di Concita De Gregorio, che non procede per colpi di scena e boutade televisive: si limita a fare il proprio lavoro - che è uno dei più difficili del mondo - e a farlo bene.