- Locali Milano
- »
- Notizie Milano
- » Arnaldo Pomodoro e lo spazio interno
Arnaldo Pomodoro e lo spazio interno
Del 14/02/2013 di Lucia Conti - Geometrie autosufficienti come legge eterna della realtà

Arnaldo Pomodoro, fratello dell'altrettanto celebre Giò, è uno dei più grandi e affermati scultori italiani.
Tipiche e famosissime le sue sfere in bronzo, aperte, tagliate e disponibili a mostrare l'intima contrapposizione tra il nucleo e la superficie. Al bronzo, Pomodoro approda dopo aver lavorato l'oro e l'argento, poi il ferro, il legno e il cemento. Le opere monumentali, inoltre, si qualificano, alla fine di un processo evolutivo che lo vede confrontarsi con esperimenti di varie dimensioni, come le più adatte a rappresentare la sua cifra stilistica, orientata a un'indagine scrupolosa sulle geometrie della realtà.
Le creazioni sono concettualmente autosufficienti, solidi euclidei perfetti suddivisi in sezioni regolari che mostrano meccanismi interni simili ad ingranaggi.
L'influenza di Paul Klee si percepisce nella volontaria astrazione della realtà e nella riduzione delle leggi della vita a proporzioni e segni che le conferiscono un senso finale.
Dal Cortile della Pigna, presso i Musei Vaticani, al Cremlino, dall'Onu ai più importanti musei internazionali, le opere di Pomodoro godono ormai di prestigio mondiale e spiccano in città come Los Angeles, Dublino, Darmstadt e Copenaghen.
Da ricordare anche una scultura realizzata nel 1995 e ispirata dal grandissimo Federico Fellini, su commissione del comune di Rimini.