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Alessandro Imbriaco e il tempo dell'attesa
Del 22/03/2013 di Lucia Conti - Lucidità e ragionamento negli scatti del fotografo salernitano

Giovane fotografo nato nel 1980, Alessandro Imbriaco ha già colpito l'attenzione di pubblico e addetti ai lavori per l'elevata qualità del suo lavoro.
Nasce ingegnere, ma ancora studente scopre i misteri della camera oscura e resta affascinato dal piccolo "prodigio" chimico legato allo sviluppo dei suoi scatti.
Dopo la laurea si dedica esclusivamente alla fotografia.
Il suo approccio è lento, ragionato, mai casuale, fatto di lunghe esposizioni e riprese con il cavalletto, ma soprattutto di una sorta di assimilazione all'ambiente e di studio sapiente del contesto. Il risultato è elegante, a volte quasi pittorico, ma senza mai scadere nel puro estetismo.
Imbriaco ama infatti catturare paesaggi, scorci urbani, infrastrutture e architetture, mettendole in relazione con i fenomeni umani che le caratterizzano o le trasformano e facendo quindi, attraverso le sue foto, della rilevante letteratura socio-politica.
Per dirla con le sue parole: "Quello che cerco di fare con le mie immagini è lasciare uno spazio aperto a chi guarda, non dare alcuna risposta ma porre molte domande".
Ha vinto il premio Canon nel 2008, il secondo posto nella sezione Conteporary Issues Stories al World Press Photo 2010 e il Premio Pesaresi nel 2011. Le sue foto sono inoltre state selezionate per il Talent di Foam, il Lumix Award, il PHE Ojo de Pez e il Premio Atlante Italiano.